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E' l'ora delle presentazioni: sono una divoratrice di libri di notte ed una studentessa di giorno. Sono una bookblogger, una bookstagrammer ed un'aspirante scrittrice, già, il mio primo romanzo "Con tutto l'amore che so"è presente nelle librerie.
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Sara

"L'ultimo minuto" di Jessica Magistro - RECENSIONE

Salve lettori!
Oggi andremo a parlare di un romanzo che mi è capitato tra le mani per caso e di cui mi sono follemente innamorata, “L’ultimo minuto” di Jessica Magistro, libro edito Giovane Holden Edizioni che sicuramente vi conquisterà! 
TRAMA
L’ultimo minuto è la storia di Matt, un ragazzo adolescente con alle spalle un tentativo di suicidio e un futuro ancora non ben definito. Matt è confuso da ciò che prova e da quel che gli accade intorno. Il mancato suicidio è il frutto delle molteplici accuse, da parte dei compagni di scuola, di essere omosessuale. Egli entra in una spirale di depressione, apatia e solitudine dal quale nulla sembra riuscire a tiralo fuori, fino a quando non conosce Josh, un ragazzo del college che lo aiuterà a recuperare alcune materie scolastiche in cui Matt non è, diciamolo, proprio una cima.
Matt proverà istantaneamente una forte attrazione nei confronti di Josh, senza però riuscire ad ammetterlo a se stesso, né tantomeno a Josh. Nonostante questo, non potrà ignorare i suoi sentimenti e questi lo porteranno ad un conflitto interiore difficile da dissipare.
La sua storia si intreccia poi con quella di Molly, la protagonista suicida di un diario che la madre di Matt gli ha suggerito di leggere, e per quanto le loro vita sembrino molto distanti, i loro destini verranno presto sovrapposti.

RECENSIONE
Questo libro mi ha cambiata. Potrei anche concludere qui questa recensione e sperare che vi fidiate del fatto che se è piaciuto tanto a me, che non leggo quasi mai libri italiani, possa piacere a tutti. Ma visto che ora sono molto affezionata a questo libro e vorrei che più persone possibile lo leggessero, cercherò di darvi qualche mia impressione senza rivelarvi troppo.
Cominciamo dal principio: stiamo parlando di uno young adult introspettivo e, per certi versi, anche educativo. Ci troviamo di fronte a una narrazione piena di temi importanti, quali amore, morte, suicidio, bullismo e omosessualità. Ognuno di questi temi, inseriti all’interno del racconto sono sempre ben affrontati dall’autrice che fa riflettere e attraverso il racconto ti cambia profondamente.
Per la prima metà del libro Matt non riesce ad accettare le sensazioni che percepisce e questo suo rinnegarle diventa fonte di infelicità, perché in fondo, a volte, il peggior nemico della nostra felicità siamo proprio noi stessi. Combattiamo contro i nostri sentimenti e contro ciò che vogliamo essere per assecondare ciò che la società vuole che siamo. Questa situazione, per Matt (e non solo per Matt), diventa molto limitante nei suoi rapporti con gli altri.
Nonostante questo, riesce ad instaurare un bel rapporto con Josh, il suo affascinante insegnante di ripetizioni che, diciamolo, è davvero un gran personaggio; e non solo perché, come al solito, anche io ne ho istantaneamente subìto il fascino (non prendetemi per pazza), ma perché Josh è un po’ la voce della ragione, soprattutto nei momenti in cui Matt sembra non pensare razionalmente. Ed ecco qui una delle prime frasi pronunciate da Josh che mi hanno colpito moltissimo:

“La terapia non ti sta aiutando, 
tua madre ti sta accanto, ma non ti dà l’affetto di cui hai bisogno,
 i tuoi amici ti hanno abbandonato, tutta la scuola ride di te… Non puoi esserne uscito.”

Questo è solo un assaggio dell’attenzione che Josh ha nei confronti delle altre persone, un personaggio completamente altruista e premuroso.
Se da una parte abbiamo Josh, dall’altra però c’è Matt che è a tratti un bel personaggio, nonostante molto spesso io l’abbia trovato incoerente, soprattutto nella prima parte del romanzo, rivelandosi poi verso la fine una persona forte e più determinata di quanto mi aspettassi.
C’è solo un aspetto, di tutto il libro che mi ha dato enormemente fastidio, e che è valso la perdita di una stella, ma di questo non posso parlarvi senza fare spoiler quindi mi limiterò a dire semplicemente che sul finale accade qualcosa che rischia di minimizzare tutte le sensazioni descritte poco prima proprio dal nostro protagonista e questa è stata una scelta dell’autrice che non ho molto apprezzato (mi spiace essere così criptica, ma fidatevi, per capire dovreste leggere).
In conclusione quel che mi è rimasto di questo libro è possibile riassumerlo in una breve frase: non perdete tempo. Non perdete tempo in generale, se provate qualcosa per una persona, diteglielo. Se siete tristi, piangete e poi andate avanti. La vita è breve, difficile, ma brevissima.
Vi sembrerà banale, ma prima della lettura de “L’ultimo minuto” non avevo mai preso seriamente il Carpe Diem. Adesso invece un libro è riuscito a colpirmi talmente nel profondo da avermi fatto cambiare modo di pensare e di vivere.
Vorrei ringraziare la Giovane Holden Edizioni per avermi omaggiato di questo libro e ve ne consiglio caldamente la lettura.
Il mio voto:★★★★/5

Alla prossima,


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