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E' l'ora delle presentazioni: sono una divoratrice di libri di notte ed una studentessa di giorno. Sono una bookblogger, una bookstagrammer ed un'aspirante scrittrice, già, il mio primo romanzo "Con tutto l'amore che so"è presente nelle librerie.
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Sara

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"Germogli. Scritti in emozioni" di Sabrina Santamaria - RECENSIONE



Mentre settembre arriva alle porte con i primi venticelli che rinfrescano l'aria, io ho concluso una splendida lettura di cui vorrei parlarvi il prima possibile. Mai titolo potrebbe essere più adatto a questo libro se non "Germogli. Scritti in emozioni", che già appare qualcosa di molto poetico.


TRAMA


Le lettere raccolte in questo breve lavoro rappresentano un viaggio, a mio giudizio reale, dall'adolescenza alla maturità. Chi scrive è una ragazza in cerca di sé, che si dibatte tra il sogno di un amore e il desiderio caparbio di affermarsi e realizzarsi attraverso lo studio che, come dimostrano le frequenti citazioni letterarie, ha costituito per lei, negli anni dell'adolescenza appena trascorsa, un appiglio sicuro, una valvola di scarico, una speranza di vita migliore. La nostra protagonista è stata una di quegli studenti, come ancora se ne incontrano nelle aule scolastiche, che ha interiorizzato certe letture e le ha fatte sue, tanto da ripetere le parole di poeti e filosofi per esemplificare certe sue emozioni. A volte addirittura, in alcune lettere, "ruba" le espressioni dei grandi, da Petrarca a Platone, perché il suo stato d'animo del momento esige uno scarto linguistico raffinatissimo.









RECENSIONE


Mentre settembre arriva alle porte con i primi venticelli che rinfrescano l'aria, io ho concluso una splendida lettura di cui vorrei parlarvi il prima possibile. Mai titolo potrebbe essere più adatto a questo libro se non "Germogli. Scritti in emozioni", che già appare qualcosa di molto poetico.


“Germogli” è la metafora che rappresenta il passaggio in cui il fiore diventa un frutto ed un ragazzo diventa un adulto.


E' stato proprio questo elemento a farmi pensare che questa raccolta di lettere potesse essere adatta a me, che ogni parola scelta dall'autrice potesse avere una voce forte e chiara, ma solo leggendolo ho capito quanto potesse rappresentare un vero e proprio viaggio fra la mente e la cultura dalla scrittrice.


Da anni da accanita lettrice, blogger di libri e scrittrice, posso affermare che dietro ogni scrittore valido si nasconde un topo da biblioteca il cui sogno più grande è potersi immergere all'interno di una buona storia. Le librerie rappresentano un modo bello per esporre la propria cultura, ma è solo la mente che riesce a contenere tutte le pagine, le note e i pensieri annessi. Per chi ama scrivere, poi, questa diventa il recipiente - tramite la propria istruzione - di una storia personale che racconti di se, quasi fosse una fiamma ardente da non riuscire più a contenere.


Questo è "Germogli. Scritti in emozioni", questa è Sabrina Santamaria.


A dir la verità è la storia di un viaggio, del percorso molto sottile che va dall'adolescenza alla maturità, di una ragazza, Valentina, che impareremo a conoscere tramite i suoi pensieri, desideri e paure e tramite alle sue lettere indirizzate ad un certo Antonio, di cui sappiamo poco e nulla e di cui le risposte sembrano solo nell'animo della protagonista. Questo personaggio mi è parso il lato infantile di Valentina, l'amico immaginario che sembra trasportare con se ogni tipo di pensiero, l'àncora che appare sostenerla nel nuovo mare che è quello della maturità.

Potrà parvi strano, ma "Germogli" non ha una vera trama perché rappresenta la realtà più assoluta, quasi fosse un diario in cui i pensieri molto realistici della protagonista vengono arricchiti da citazioni di filosofi o autori classici tramite cui, grazie alla delicatezza della scrittrice, sembrano quasi regalarci un'attenta analisi di noi stessi. Le domande da porci sono tante, il coraggio femminile nascosto nelle varie parole sembra avere una propria personalità, il tutto è collegato dal filo rosso dell'amore, un colpo di fulmine da parte di Valentina verso un giovane mussulmano.

La prosa di Sabrina Santamaria è una boccata d’aria fresca, elegantissima e ironica; il tutto donato forse dalla sua giovane età. Mi sono persa nella vita della protagonista e, nonostante fossero solo quarantasei pagine, ho deciso di assaporarle il più possibile per rendere il distacco meno da "Germogli" meno doloroso. La mia speranza è che l'autrice possa continuare il suo percorso perché, tramite la sua prima pubblicazione, ha mostrato una penna che sembra suonare una sinfonia dal gusto classico e rigoglioso.



Con affetto,

Sara

Commenti

  1. Ero alla ricerca di una raccolta di lettere per una maratona, questa è molto interessante! Grazie mille😘

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  2. Davvero un consiglio interessante 😍😍 un bacione tesoro!

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  3. Sembra molto carino, lo aggiungo in whislist

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  4. Bellissima recensione, ricca di dettagli e che dà la possibilità al lettore di capire com'è l'opera..penso di comprarlo, credo che mi possa fare del bene leggerlo

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  5. Non lo conoscevo ma sembra molto interessante!

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