Mentre settembre arriva alle porte con i primi venticelli che rinfrescano l'aria, io ho concluso una splendida lettura di cui vorrei parlarvi il prima possibile. Mai titolo potrebbe essere più adatto a questo libro se non "Germogli. Scritti in emozioni", che già appare qualcosa di molto poetico.
TRAMA
Le lettere raccolte in questo breve lavoro rappresentano un viaggio, a mio giudizio reale, dall'adolescenza alla maturità. Chi scrive è una ragazza in cerca di sé, che si dibatte tra il sogno di un amore e il desiderio caparbio di affermarsi e realizzarsi attraverso lo studio che, come dimostrano le frequenti citazioni letterarie, ha costituito per lei, negli anni dell'adolescenza appena trascorsa, un appiglio sicuro, una valvola di scarico, una speranza di vita migliore. La nostra protagonista è stata una di quegli studenti, come ancora se ne incontrano nelle aule scolastiche, che ha interiorizzato certe letture e le ha fatte sue, tanto da ripetere le parole di poeti e filosofi per esemplificare certe sue emozioni. A volte addirittura, in alcune lettere, "ruba" le espressioni dei grandi, da Petrarca a Platone, perché il suo stato d'animo del momento esige uno scarto linguistico raffinatissimo.
RECENSIONE
Mentre settembre arriva alle porte con i primi venticelli che rinfrescano l'aria, io ho concluso una splendida lettura di cui vorrei parlarvi il prima possibile. Mai titolo potrebbe essere più adatto a questo libro se non "Germogli. Scritti in emozioni", che già appare qualcosa di molto poetico.
“Germogli” è la metafora che rappresenta il passaggio in cui il fiore diventa un frutto ed un ragazzo diventa un adulto.
E' stato proprio questo elemento a farmi pensare che questa raccolta di lettere potesse essere adatta a me, che ogni parola scelta dall'autrice potesse avere una voce forte e chiara, ma solo leggendolo ho capito quanto potesse rappresentare un vero e proprio viaggio fra la mente e la cultura dalla scrittrice.

Questo è "Germogli. Scritti in emozioni", questa è Sabrina Santamaria.
A dir la verità è la storia di un viaggio, del percorso molto sottile che va dall'adolescenza alla maturità, di una ragazza, Valentina, che impareremo a conoscere tramite i suoi pensieri, desideri e paure e tramite alle sue lettere indirizzate ad un certo Antonio, di cui sappiamo poco e nulla e di cui le risposte sembrano solo nell'animo della protagonista. Questo personaggio mi è parso il lato infantile di Valentina, l'amico immaginario che sembra trasportare con se ogni tipo di pensiero, l'àncora che appare sostenerla nel nuovo mare che è quello della maturità.

La prosa di Sabrina Santamaria è una boccata d’aria fresca, elegantissima e ironica; il tutto donato forse dalla sua giovane età. Mi sono persa nella vita della protagonista e, nonostante fossero solo quarantasei pagine, ho deciso di assaporarle il più possibile per rendere il distacco meno da "Germogli" meno doloroso. La mia speranza è che l'autrice possa continuare il suo percorso perché, tramite la sua prima pubblicazione, ha mostrato una penna che sembra suonare una sinfonia dal gusto classico e rigoglioso.
Con affetto,
Sara
Ero alla ricerca di una raccolta di lettere per una maratona, questa è molto interessante! Grazie mille😘
RispondiEliminaDavvero un consiglio interessante 😍😍 un bacione tesoro!
RispondiEliminaSembra molto carino, lo aggiungo in whislist
RispondiEliminaBellissima recensione, ricca di dettagli e che dà la possibilità al lettore di capire com'è l'opera..penso di comprarlo, credo che mi possa fare del bene leggerlo
RispondiEliminaNon lo conoscevo ma sembra molto interessante!
RispondiElimina