TRAMA
Dopo Fidanzati dell'inverno, il secondo volume
della saga dell'Attraversaspecchitrascina il lettore in una girandola di
emozioni lasciandolo, alla fine, con una voglia matta di leggere il terzo
volume.
Sulla gelida arca del Polo, dove
Ofelia è stata sbattuta dalle Decane perché sposi suo malgrado il nobile Thorn,
il caldo è soffocante. Ma è soltanto una delle illusioni provocate dalla casta
dominante dell'arca, i Miraggi, in grado di produrre giungle sospese in aria,
mari sconfinati all'interno di palazzi e vestiti di farfalle svolazzanti. A
Città-cielo, capitale del Polo, Ofelia viene presentata al sire Faruk, il
gigantesco spirito di famiglia bianco come la neve e completamente privo di
memoria, che spera nelle doti di lettrice di Ofelia per svelare i misteri
contenuti nel Libro, un documento enigmatico che nei secoli ha causato la
pazzia o la morte degli incauti che si sono cimentati a decifrarlo. Per Ofelia
è l'inizio di una serie di avventure e disavventure in cui, con il solo aiuto
di una guardia del corpo invisibile, dovrà difendersi dagli attacchi a
tradimento dei decaduti e dalle trappole mortali dei Miraggi. È la prima a
stupirsi quando si rende conto che sta rischiando la pelle e investendo tutte
le sue energie nell'indagine solo per amore di Thorn, l'uomo che credeva di
odiare più di chiunque al mondo. Sennonché Thorn è scomparso...
RECENSIONE
Salve cari lettori,
In questa calda giornata d'estate sono qui per proporvi una nuova lettura, ovvero il secondo libro della saga l’Attraversaspecchi: gli scomparsi di Chiardiluna. Curiosi? Allora proseguite con la lettura!
Se avete già letto “Fidanzati dell’inverno”, il primo della
saga, l’arca Polo e la tenuta di Chiardiluna non saranno nomi oscuri. Ma cosa
sarà successo nel secondo volume?
Il matrimonio tra Ofelia e Thorn si sta inesorabilmente
avvicinando e la giovane Animista è ormai venuta allo scoperto sull’arca
ospitante, diventando a tutti gli effetti (e suo malgrado) un membro della
corte. Ciò vuol dire inviti, ricevimenti e tutti quei codici richiesti in un
mondo sfarzoso quanto finto.
La giovane Ofelia, così goffa e innocente per il mondo in
cui è stata catapultata, senza volerlo si ritroverà ad essere sulle bocche e
l’odio di tutti. In seguito alla richiesta di protezione avanzata da Berenilde
al grande spirito di famiglia, Faruk chiederà in cambio che Ofelia diventi la
sua lettrice (o meglio raccontastorie di corte), chiedendole
periodicamente di raccontargli le più famose storie di Anima. Tutto questo,
però, è nulla rispetto a ciò che l’aspetta.
Per quanto piccola e inesperta, la giovane Ofelia sta
imparando a tirare fuori gli artigli fino a riuscire a ottenere un contratto da
Faruk che le permettesse di aprire un “centro di lettura”, un luogo dove
potesse sfruttare il suo potere per aiutare, se così si può dire, a svelare i
misteri e gli intrighi di corte presenti negli oggetti di cui sarà richiesta la
lettura. Tutto potrebbe sembrare andare per il meglio, se non fosse che a
Chiardiluna, luogo più sicuro dell’arca fino a quel momento, inizino a sparire
delle illustri figure di corte, per di più tutti Miraggi. In questa situazione
di estrema tensione…beh che dire, la famiglia di Ofelia decide puntualmente di
raggiungerla per aiutarla nel tanto “atteso” matrimonio.
Sembrerebbe che la storia stia già dirigendosi verso la
conclusione, ma in realtà, cari lettori, è qui che inizierà la vera bellezza
del secondo capitolo della saga. Un libro in cui si può apprezzare un
miglioramento stilistico e narrativo della Dabos e un’evoluzione dei personaggi
totalmente inattesa e sorprendente. E se siete tra quelli che hanno sperato fin
dall’inizio in una ship tra Thorn e Ofelia…beh sappiate che in “Gli scomparsi
di Chiardiluna” vi sarà pane per i vostri denti. Tranquilli, nulla di smielato
e scontato, bensì un’evoluzione del rapporto totalmente coerente con il
contesto e con il carattere dei due personaggi.
Un altro aspetto che ho ampiamente apprezzato è il maggiore
spazio dedicato agli Spiriti di Famiglia. Creature rimaste oscure nel primo
volume, finalmente si inizierà a scoprire qualcosa in più sulle loro origini.
Vi dirò, ho davvero apprezzato il riferimento alle diverse divinità provenienti
dalle religioni presenti e passate (Artemide, Odino,..). Confido che la Dabos
approfondirà maggiormente questo aspetto nelle prossime uscite.
Vi assicuro che questo libro non vi deluderà, se avete apprezzato
il primo, il secondo lo troverete decisamente migliore. Confido in questa
giovane scrittrice e attendo con ansia la sua nuova uscita…mi raccomando
lettori, sveglie puntate al 9 Ottobre, data di uscita de “La memoria di Babel”.
A presto con una nuova lettura,
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