TRAMA
Bianca è la figlia di un giudice antimafia. Il padre di Manuel era un boss
ucciso da un clan rivale. Nello zaino di Bianca c'è un album da disegno. Dai
jeans di Manuel sbuca una pistola. Quando si incontrano all'ultimo anno del
Liceo Artistico, Bianca e Manuel hanno una sola cosa in comune: la passione per
l'arte. Qualcosa in quel ragazzo scostante e bellissimo risveglia i sentimenti
di Bianca, soffocati da tempo a causa di una tragedia familiare. Ma anche se
Manuel prova lo stesso per lei, non può lasciarsi andare: i suoi doveri
all'interno del clan prevedono che vendichi la morte di suo padre e segua un
destino che è stato scritto per lui da tempo. Ma la passione, l'amore e la
voglia di una vita diversa li uniscono sempre di più, finché Bianca metterà
Manuel davanti alla scelta più difficile: tradire la sua famiglia o la ragazza
che ama?
RECENSIONE
“Perché dovrei aver paura di morire?
Non c’è ne motivo, prima o poi bisogna andarsene.”
Bianca,
una giovane ragazza di diciotto anni, a causa di un avvenimento tragico, si
trasferisce da Milano a Palermo con il padre giudice ed inizia a frequentare il
liceo artistico.
Qui
incontra Manuel, orfano di padre mafioso, inserito appieno nelle logiche di
violenza e potere che regnano all'interno dell'organizzazione criminale
famigliare. Bianca e Manuel sembrano essere dei ragazzi totalmente differenti
legati solo dalla passione per il disegno, ma fin da subito si crea un affinità
speciale che si trasformerà in qualcosa di più di una semplice amicizia
"E
sarà bello morire insieme" è uno di quei romanzi che rileggo molto volentieri.
L'autrice scrive veramente
bene tanto che riesce a farti sentire parte integrante della storia stessa.
I due
protagonisti, Bianca e Manuel, hanno alle spalle delle esperienze difficili,
sono totalmente differenti ma allo stesso tempo molto simili, e questo li porta
ad avvicinarsi. Le battaglie saranno tante, altrettanto saranno le
sofferenze, e spesso Bianca sarà troppo "cieca" a causa dell'amore
per rendersi conto a quale pericolo a cui andrà incontro. Ma, nonostante questo,
sicuramente si riuscirà ad apprezzare la protagonista, perché dopo tanto dolore
non vorrà lasciarsi scappare neanche un grammo di felicità e di amore che
Manuel le regalerà.
E'
una cosa che capita a tutti, nel bene o nel male.
"Non
c'è nessun lato oscuro della luna. La verità è che è tutta buia."
Certo, lei si trova di
fronte ad un potenziale nemico e uno spietato killer, braccio destro del boss
della mafia ma, come la scrittrice ha riportato alla fine del libro dando voce
personaggio maschile, "io faccio il cattivo, ma mica lo sono
davvero", parole toccanti di un bambino che ha dovuto
crearsi una corazza per sopravvivere, parole che racchiudono la vera essenza di
Manuel.
In alcuni contesti le
persone non hanno scelta, sono costrette ad essere cattive e non conoscono
altro modo di vivere o, per meglio dire, sopravvivere.
Le parti più belle
sono le lettere dedicate a Daniele, il fratello deceduto di Bianca, alla fine di ogni capitolo. Inoltre ho apprezzato l'evoluzione caratteriale ed emotiva dei giovani protagonisti.
Manuela mette in evidenza una realtà che non tutti conoscono,
presentandoci persone a cui la vita non ha dato nessuna scelta, per questo la
storia è delicata e toccante come poche. Ci sarà un finale che alcuni di voi si
aspetteranno ed altri un po' meno, in alcune scene si avrà la sensazione
che sia proprio la scrittrice a mostrare la la sua fragilità, i suoi sentimenti
dalla naturalezza disarmante con cui scrive determinate frasi fanno provare la sua
stessa emozione.
In una parola: avvincente!
Con affetto,
Mara
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