Salve lettori!
Oggi vorrei parlarvi de "La ballata delle acciughe" di Dario Vergassola, un romanzo ironico ma tanto tanto vero.
Pronti? Via!!
TRAMA
Le vicende hanno luogo nella periferia di La Spezia al bar Pavone, i cui frequentatori "nulla hanno da invidiare al bar di Guerre Stellari" e creano un microcosmo dove si riflettono tutti i pregi e i difetti dell'umanità. Popola il racconto una giostra di personaggi strani, buffi, a volte ridicoli ma anche molto realistici, pieni di paure, piccole e grandi manie, problemi quotidiani ed esistenziali. Come Lucio e Albe, due cassaintegrati che giocano la stessa partita a biliardo da anni senza mai arrivare a una fine, barando di continuo sul punteggio per far durare la partita in eterno; Giulianone che racconta di essere stato rapito dagli Ufo; Gigi il barista, detto anche Gigipidia perché sa non quasi tutto ma proprio tutto; l'ipocondriaco Ansia, detto anche Malattie Imbarazzanti; i tre fratelli Chiappa, orchi buoni che sfruttano i loro muscoli facendo i traslocatori sulle colline dietro le Cinque Terre. E infine Gino, impiegato statale con moglie e figli, protagonista di un avventuroso viaggio che lo porta da La Spezia fino in America, mentre gli amici dal bar seguono e commentano in diretta le sue rocambolesche avventure.
RECENSIONE
"La ballata delle acciughe" è un racconto popolato da diversi personaggi buffi, a volte ridicoli ma allo stesso tempo realistici, con problemi quotidiani e normali, paure. Ci troviamo a La Spezia, in particolare al Bar Pavone in cui incontreremo dei ragazzi abbastanza strambi: Lucio e Albe, che giocano la stessa partita a biliardo da anni senza mai arrivare a una fine; Giulianone che racconta di essere stato rapito dagli Ufo; Gigi, il barista, detto anche Gigipidia; l'ipocondriaco Ansia; i tre fratelli Chiappa. E infine Gino, padre di famiglia che sarà il vero e proprio protagonista della storia.
Un avventuroso viaggio verso Woodstoock, America, per recuperare i ricordi del defunto amico Michele e per completare una missione da lui proposta: girare un docu-film da mostrare al rientro alla banda di pazzi… ehmm… amici!
Gino percorre chilometri e chilometri per rendersi conto che le cose che ama veramente sono proprio quelle che pensava di non sopportare più.
Vergassola ci regala un romanzo ironico e nostalgico, un libro da leggere tutto d’un fiato. “La Ballata delle Acciughe” è una storia carica d’affetto dove dietro azioni strane, quasi impossibili, l’autore mostra una personale ricerca di memorie, volti e racconti.
Le sagge acciughe, poste sul bancone del bar, come sono state definite dallo stesso Vergassola, sono il coro greco che commenta tutto, infatti sono ricche di fosforo e viaggiano per tutto il Mediterraneo, quindi considerate dallo stesso scrittore uno dei pesci più intelligenti.
Nonostante, per noi lettori, lo stile di scrittura poco descrittivo sia quasi sempre un nemico, quella freschezza utilizzata da Vergassola ci perette di cogliere tutte le note ironiche all’interno del volume. Stranamente oggi vi dico che sì, la penna dello scrittore mi è piaciuta molto. Dinamica ma allo stesso tempo elegante, proprio come l’intero romanzo.
Sfogliando le pagine del libro vi troverete in questo racconto dal sapore dolce amaro. Un piccola storia divertente ma che alla fine della lettura diventerà improvvisamente grande.
Vi ho incuriositi? Fatemi sapere!
A presto,
Sara
Ciao, sono un anuova lettrice del blog.
RispondiEliminaSpero passerai da me a ricambiare La sabbia nella clessidra
Un bacio, ale