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Ciao, io sono Sara e tu sei nel nostro magico mondo!

E' l'ora delle presentazioni: sono una divoratrice di libri di notte ed una studentessa di giorno. Sono una bookblogger, una bookstagrammer ed un'aspirante scrittrice, già, il mio primo romanzo "Con tutto l'amore che so"è presente nelle librerie.
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Sara

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Absence. Il gioco dei quattro” di Chiara Panzuti - RECENSIONE


Titolo: Absence  (acquista QUI)
Autore: Chiara Panzuti
Pagine: 335
Prezzo: 15
Il voto che gli ho dato: 💙💙💙
💙




TRAMA
Viviamo anche attraverso i ricordi degli altri. Lo sa bene Faith, che a sedici anni deve affrontare l'ennesimo trasloco insieme alla madre, in dolce attesa della sorellina. Ecco un ricordo che la ragazza custodirà per sempre. Ma cosa accadrebbe se, da un giorno all'altro, quel ricordo non esistesse più? E cosa accadrebbe se fosse Faith a sparire dai ricordi della madre? La sua vita si trasforma in un incubo quando, all'improvviso, si rende conto di essere diventata invisibile. Nessuno riesce più a vederla, né si ricorda di lei. Non c'è spiegazione a quello che le è accaduto, solo totale smarrimento. Eppure Faith non è invisibile a tutti. Un uomo vestito di nero detta le regole di un gioco insidioso, dove l'unico indizio che conta è nascosto all'interno di un biglietto: 0°13'07''S78°30'35''W, le coordinate per tornare a vedere. Insieme a Jared, Scott e Christabel - come lei scomparsi dal mondo - la ragazza verrà coinvolta in un viaggio alla ricerca della propria identità, dove altri partecipanti faranno le loro mosse per sbarrarle la strada. Una corsa contro il tempo che da Londra passerà per San Francisco de Quito, in Ecuador, per poi toccare la punta più estrema del Cile, e ancora oltre, verso i confini del mondo. Primo volume della trilogia di Absence, Il gioco dei quattro porta alla luce la battaglia interiore più difficile dei nostri giorni: definire chi siamo in una società troppo distratta per accorgersi degli individui che la compongono. Cosa resterebbe della nostra esistenza, se il mondo non fosse più in grado di vederci? Quanto saremmo disposti a lottare, per affermare la nostra identità? Un libro intenso e profondo; una sfida moderna per ridefinire noi stessi. Una storia per essere visti. E per tornare a vedere.



RECENSIONE
Parto con il dirvi che questo è il primo libro che ho letto insieme a delle simpaticissime ragazze che fanno parte del mio gruppo di lettura, welovereadingclub.
Questo libro che mi ha colpita,la trama è la parte che ha catturato maggiormente la mia attenzione per la sua particolarità.
“Absence, il gioco dei quattro” è il primo capitolo di una trilogia che promette molto bene. Le vicende si svolgono in età contemporanea, partendo da Londra. La storia si apre con un capitolo per ogni protagonista che, secondo il proprio punto di vista, ci racconta l’istante esatto in cui è diventato invisibile agli occhi del mondo. Scopriremo perchè Faith, Jasper, Christabel e Scott hanno smesso di esistere: i loro cellulari disattivati, per il mondo intero è come se non fossero mai esistiti. Dopodiché verremo accompagnati dalla voce narrante di Faith per ventotto capitoli. Il racconto, poi, si conclude con i  quattro diversi punti di vista, in cui ogni personaggio racconta le sue sensazioni che riguardano l’aver preso coscienza della propria situazione. 
Faith, il personaggio principale, è una ragazza molto sensibile, attenta ai minimi dettagli infatti fa delle "fotografie" con le mani di tutto quello che lei reputa importante, significativo.
Lei e la madre incinta della sua futura sorellina si traferiscono a Londra, in fuga del padre che ha per l’ennesima volta ha lasciato la famiglia dopo un suo apparente ritorno.
Jared è un ragazzo che fin dalla tenera età ha dovuto affrontare dei problemi molto difficili tra cui la perdita dei genitori e da famiglie che donano casa a lui e a suo fratello minore.  
Christabel è una ragazza che, nonostante la sua giovane età, si occupa di sua nonna malata. 
Lei è la pessimista del gruppo, l’incarnazione della "iella". Ma Christabel, nonostante questo comportamento negativo, non si darà mai per vinta e lotterà sempre per i suoi compagni, darà in ogni occasione tutta sé stessa per il gruppo.
Scott è un ragazzo che potrebbe sembrare sicuro di sé, simpatico, empatico. Ma anche lui, come i protagonisti descritti in precedenza, non ha una vita molto semplice, i genitori non hanno mai regalato al figlio una stabilità e delle amicizie durature dovute ai viaggi in giro per il mondo. 
Le vite di questi quattro ragazzi si intrecciano involontariamente e da individui solitari  diventeranno un gruppo molto affiatato. Insieme, cercheranno di scoprire in che gioco sono finiti, perché e come uscirne. Il romanzo riserva spunti interessanti su cui riflettere e ci trascina in un'avventura ai limiti dell'incredibile.
Il nostro corpo ci mostra agli altri, ma ci vedono realmente? Noi siamo altro, al di là di un corpo noi esistiamo. Un romanzo di formazione che parla di ricerca della propria identità e della sua importanza e allo stesso tempo sa coinvolgere con una storia fantasy davvero ben costruita in ogni dettaglio.

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